Signal è senza dubbio l’App del momento. Fa riflettere come il picco di notorietà di questa app di messaggistica (il cui utilizzo è stato consigliato attraverso un Tweet nei giorni scorsi da Elon Musk) sia legato alla polemica scaturita in seguito alla notizia dell’aggiornamento delle condizioni di uso di Whatsapp, la popolare app di messaggistica acquisita nel 2014 da Mark Zuckerberg.
In generale l’app è considerata più sicura e trasparente, essendo open source e alla conservazione di pochissimi metadati.
È interessante quanto riportato dal sito di informazione statunitense Business Insider, secondo cui nel giro di 4 giorni Signal pare sia stata installata 7,5 milioni di volte. Ma è davvero migliore di Whatsapp? Vediamo insieme le principali differenze.
- Maggiore sicurezza
Come Whatsapp, anche Signal utilizza la crittografia end-to-end per proteggere lo scambio di messaggi tra gli utenti che ne usufruiscono. Ma la differenza sta nel combinare il protocollo X3DH all’algoritmo Double Ratchet, la cui unione garantisce una comunicazione sicura e privata tra due utenti. - È open source
Un’altra caratteristica che la distingue da WhatsApp è il suo essere open source: ciò significa una maggior trasparenza sul funzionamento della tecnologia di crittografia, dato che offre la possibilità a tutti gli interessati di visionare il suo codice. - Pochi dati conservati
Signal non utilizza il cloud per il backup, e soprattutto la cronologia dei messaggi viene salvata soltanto sui device degli utenti, non sui server.
Si può concludere affermando come la principale differenza sia rappresentata dal modo di utilizzare i dati relativi agli utenti e alla loro privacy. Se da una parte Whatsapp obbliga gli utenti ad accettare la condivisione delle informazioni del proprio account con Facebook (ricavandone una certa monetizzazione), Signal non solo conserva pochissimi dati, ma non sarebbe nemmeno interessata alla loro monetizzazione: l’app, infatti, è gestita dalla Signal Technology Foundation, una fondazione senza scopi di lucro.
Una curiosità: nata nel 2013, Signal era stata sviluppata per integrarsi con WhatsApp. Ma con l’avvicendamento di Facebook Inc. e per alcune incongruenze di vedute, Brian Acton (cofondatore di Whatsapp) decide di lasciare l’azienda dedicandosi a tempo pieno a quella che in futuro potrebbe diventare l’app di messaggistica più utilizzata al mondo.