Quante volte ci siamo chiesti: “Ma perchè la bolletta dell’energia è così alta? Eppure non ci sono mai a casa”. Il più delle volte, però, facciamo spallucce e la paghiamo senza troppe storie. Questo perché la vita ci porta spesso ad andare di corsa ed ottimizzare il tempo a nostra disposizione che tra casa, lavoro e vita privata risulta sempre poco.
Ultimamente, però, abbiamo avuto modo di constatare che la bolletta dell’energia costituisce un costo importante per le famiglie italiane e che, complici anche i recenti rincari, influenza notevolmente il bilancio domestico.
Proprio per questo è importante prestare più attenzione al contenuto della bolletta in quanto, spesso, a farla lievitare non sono solo i repentini rincari dell’energia o dei costi di trasporto, ma anche addebiti errati o costi aggiuntivi di cui non conoscevamo l’esistenza.
È essenziale, quindi, essere in grado di identificare e contestare questi errori al fine di evitare addebiti in bolletta indesiderati. Affidarti a un comparatore, come OkTariffa, potrebbe evitare a monte sorprese sgardevoli in bolletta. Ma, qualora non ti affidassi ancora a noi, ecco a te una guida in tre passi per gestire efficacemente una situazione di questo tipo.
Passo 1: esaminare attentamente la bolletta
Il primo passo è analizzare con attenzione la bolletta ricevuta. Verifica che i consumi riportati corrispondano a quelli effettivi,confrontando le letture del contatore con quelle indicate in fattura. Fai attenzione a possibili servizi extra non richiesti o a spese insolite. Un’analisi approfondita, infatti, può mettere in luce addebiti errati che altrimenti potrebbero sfuggire.
Passo 2: raccogliere la documentazione necessaria
Dopo aver identificato eventuali discrepanze, è fondamentale raccogliere tutta la documentazione rilevante. Questo comprende le fatture precedenti, le foto delle letture del contatore e qualsiasi comunicazione avuta con il fornitore. Avere prove tangibili rende più semplice contestare addebiti errati e rafforza la tua posizione durante il processo di reclamo.
Passo 3: presentare un reclamo formale al fornitore
Con la documentazione pronta, invia un reclamo scritto al tuo fornitore di energia. È consigliabile usare un metodo tracciabile, come una raccomandata con ricevuta di ritorno o una PEC (Posta Elettronica Certificata), in modo da avere conferma della ricezione.
Nel reclamo, forniscici una descrizione dettagliata degli addebiti erronei che hai riscontrato e allega la documentazione a supporto. Faccio ciò, aspetta che il fornitore risponda nei termini previsti dalla normativa vigente.
Seguendo questa guida in tre passi di OkTariffa, puoi proteggerti in modo efficace da addebiti indesiderati , garantendo una gestione più chiara e giusta delle tue spese domestiche.